mercoledì, ottobre 04, 2006

Cravatta

Lezione di Leadership, prima pausa della mattinata (alle nove e quarantacinque, avendo cominciato alle nove. Perché si sa che dopo un po' l'attenzione cala, vuoi mica che i poveri ragazzi ti si deconcentrino?!). Quasi tutti escono dall'aula, tranne me, il professore, che indossa camicia e cravatta, cosa comune all'Ecole de Management in cui frequentiamo le lezioni dell'opzione professionale e rarissima all'Ecole Centrale, in cui non è infrequente vedere arrivare gli insegnanti in sandali e bermuda, e pochi altri. Improvvisamente, dalle retrovie si alza un tizio; si avvicina a passo spedito verso il docente che sta trafficando con le sue scartoffie alla cattedra, e, brandendo una cravatta, gli chiede se può annodargliela al collo, ammettendo di esserne incapace. Sarebbe stato esilarante se il professore avesse risposto che neanche lui ne era in grado e che gliel'aveva fatto sua madre la mattina, ma è stato ugualmente singolare vederlo prodursi in un prolungato abbraccio all'impavido studente, il quale, alla fine, se n'è andato soddisfatto sfilandosi la cravatta per conservarla, già annodata, per chissà quale occasione elegante. Il professore, alquanto perplesso, non ha potuto fare a meno di ricambiare, imbarazzato, il nostro sguardo divertito.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E questo è niente! Io una volta durante la pausa ho chiesto al professore se mi poteva pulire il naso! (e poi me lo sono tolto e l'ho messo da parte per un'occasione elegante!)