venerdì, settembre 29, 2006

Calzino

Oh, dolce pegno d'amore, imperituro simulacro della sua augusta proprietaria! Che tenero pensiero, farmelo trovare al mio ritorno a casa, quando pensavo di essere rimasto solo e abbandonato tra le bianche e opprimenti mura, ed ho invece scoperto che una parte di lei era ancora qui, insieme a me. Che dolce sollievo, che soave delizia, stringerlo tra le mani e assaporarne gli effluvii portatori di sì gaie reminescenze! E che gioia, potersi coricare, la sera, in compagnia di cotanto omaggio, simbolo di eterna devozione! Grazie per esserti privata di un oggetto di tale valore, per farmene dono e ricoprirmi di una sì grande felicità!

giovedì, settembre 28, 2006

It's not so fun, if you're not drunk

L'invito del turco ad andare a fumarsi un narghilè da qualche parte in centro sfuma insieme alla speranza di vedere arrivare puntuali i compatrioti italiani. Un'ora e mezza dopo l'appuntamento, ancora non si vede nessuno (dieci minuti e arriviamo, hanno detto mezz'ora fa), e si ripiega sul festival musicale universitario poco distante da casa. Ci si trascina svogliatamente fino a Petit Port, ci si fa perquisire all'ingresso da dei perquisitori svogliati, si ascolta svogliatamente il reggae-jazz suonato con una certa flemma da dei tizi probabilmente svogliati, si chiacchiera svogliatamente del più e del meno. Alla fine, è il sudafricano che ci illumina con una perla di lucida quanto essenziale analisi della realtà: it's not so fun, if you're not drunk.

È stato più forte di me!

Martedì pomeriggio è il giorno della presentazione dei club ricreativi della scuola. Dopo una giornata estenuante, mi metto a girovagare tra gli stand, tra cui ne spiccano di veramente originali: il club del vino rosso, il club della birra, il club delle lampadine (!), il club dei go-kart (figo, peccato sia già murato di iscritti)...molti offrono qualcosa da mangiare o da bere, addirittura uno, sul cui tavolo troneggiano soltanto i mozziconi di una baguette e di un salame, a pensarci bene potrebbe non essere altro che il club della baguette e del salame! Ma ce n'è uno che adocchio subito, mi è familiare. Non ci pensare neanche, mi dico, non fare il rimasto, vedrai che c'è sicuramente qualcosa di meglio. Ok. Passo oltre, danza classica, diritti umani, coro, secchioni che costruiscono strani robot che compiono mansioni stupide, modellare la creta, badminton, piffero celtico...Faccio due o tre giri, nel frattempo tutti quelli che incontro mi dicono di essersi iscritti a una lista impressionante di club, nemmeno vi si dedicassero a tempo pieno. Alla fine, la cosa più interessante è il canottaggio. Quantomeno andrò a fare la prova di iniziazione, poi vedremo. Un po' deluso, dei miei amici non è rimasto più nessuno ormai, me ne torno verso l'uscita. Un solo club, speravo meglio. Sto per varcare la soglia del batiment L ma di nuovo passo davanti a quel tavolo. Lascia perdere, non lo fare. Vabbè dai, almeno chiedo come funziona, che sarà mai. Si sa come vanno a finire queste cose poi. Ditemi, era forse il caso di iscriversi al club di PES5, qui a Nantes??

martedì, settembre 26, 2006

Beaujoire

Mancava solo la sciarpa giallo-verde! Serata fresca, terreno in buone condizioni, si parte di buon ora alla volta dello Stade de la Beaujoire in compagnia di Elena, Daniel, Stephan e qualche migliaio di altre persone stipate nei tram. Giusto il tempo per un paninazzo alla salsiccia piccante (l'ideale per rompere il digiuno seguito ai disturbi intestinali) e siamo già in coda per farci ripetutamente perquisire all'ingresso dello stadio. I primi cori in francese, la coreografia studiata per l'occasione, e prima del calcio d'inizio abbiamo già cominciato a dimenticarci che la situazione dei Canarini è disperata: penultimi in classifica, freschi eliminati dalla Coppa di Francia, allenatore licenziato tre giorni prima e vittoria che manca da cinque o sei mesi, ospitano la prima in classifica, ancora imbattuta in questo campionato. Stando così le cose, non si può fare altro che vincere! Si gioca solo nella metàcampo del Marsiglia, al palo preso in avvio segue inevitabile il gol del vantaggio. Quando nel secondo tempo ti aspetti un assedio (e pensi: che fortuna, il marsiglia attacca di qua!), pronti, via, ancora un palo e 2-0. Ribery non inventa niente, l'arbitro si inventa un'espulsione, ma anche in dieci non si corrono gravi pericoli: il gol dell'OM è un episodio, e finalmente arriva il fischio finale. Nessuno, urlano i tifosi, vuole più cantare la Marsigliese. Io non la volevo cantare comunque, ma ora la sciarpa mi sa che me la devo proprio comprare!

martedì, settembre 19, 2006

Abbiamo visite!

Eccola che sonnecchia sul mio letto, distrutta da una settimana devastante e da un viaggio interminabile. Se ne sta lì, rannicchiata, come un gatto sulla poltrona; sembra che dorma profondamente, ma devo stare attento a non fare troppo rumore se non voglio turbare il suo meritato riposo. Domani sarà tutto bellissimo, sotto una luce diversa, e ogni stanchezza sarà sparita. Sarà bello poter condividere ogni piccola cosa, e avere un testimone (e un protagonista) in più di questa indimenticabile esperienza.

Boniface

Venerdì sera, uno spicchio di luna in cielo, piove, un po'. Fa freddo, ma non troppo. Il locale, fumoso, poi non così tanto, né troppo grande, né troppo piccolo; né bello, né brutto. Strani filmati proiettati alle pareti. Quelli sì, brutti, sgradevoli piuttosto. Tanto vale tornarsene verso casa. Alla spicciolata, il crucco-ungherese dà un passaggio a qualcuno con la sua BMW, gli spagnoli tanto vale lasciarli perdere, tanto stanno sempre tra di loro. Ci si incammina fendendo l'aria umida, con la vana speranza di trovare un tram che ci porti a casa. Il pollice in fuori, vedi mai, tanto per avere un pretesto per insultare quelli che non si fermano. Ma Boniface ci spiazza. E' ivoriano, come Drogba, dice. Ha fatto un sacco di “stop” anche lui, quand'era studente. Ti verrebbe voglia di abbracciarlo, da quanto è semplice e gratuita la sua gentilezza. Ce ne andiamo a dormire stupiti e soddisfatti. Basta poco, certe volte.

Italiano medio ritardatario

Credevo di essere un italiano medio ritardatario, e in effetti paragonato al classico cruccone che spacca il minuto, faccio la mia porca figura. Ma questo è niente in confronto alle vette che può raggiungere un brasiliano, capace di saltare al volo sul pullman ormai in partenza per la gita (ore 6.45 AM), o di farti attendere ad ogni appuntamento nemmeno dovesse truccarsi per partecipare ad un concorso di drag queen.

giovedì, settembre 14, 2006

Il sont fous, ces Français

La festa dell'Ecole di ieri sera ha dato l'ennesima dimostrazione di quanto siano scoppiati da queste parti. Coadiuvati da fiumi di una birraccia schiumosissima e di bevande più o meno alcoliche di vario genere, gli indigeni hanno dato uno spettacolo veramente notevole, tra tuffi in piscinette da giardino (sotto la pioggia) e spogliarelli integrali (putroppo, come prevedibile, solo maschili). Abbastanza sportivi, reagiscono ai soventi cori inerenti alla recente vittoria del mondiale, limitandosi ad accennare testate al petto e a ricordare, timidamente, l'inutile recente confronto che ha visto un'Italia ormai paga soccombere a Parigi.
Il clou della serata è stato tuttavia raggiunto con l'esibizione della fanfara ufficiale della scuola, che ha dato il via a balli di gruppo tra i più originali e devastanti a cui abbia mai preso parte.

martedì, settembre 12, 2006

Si aprono i battenti

Dopo lunga attesa, più volte annunciato dai media di tutto il mondo, apre finalmente oggi il blog CIAVEMOIMOSCIOLI, finestra diretta sulla ridente cittadina di Nantes e sulla giovane e frizzante vita che ha luogo al suo interno (e anche all'interno di chi scrive). Periodicamente ci scriverò una mirabolante trafila di cazzate, così, tanto per fare. Naturalmente, saranno ben graditi commenti di tutti i tipi da parte dei numerosi e affezionati lettori. L'obiettivo, dichiarato, è quello di battere in numero di visite il blog di Beppe Grillo. Vedete un po' quello che potete fare.