lunedì, marzo 26, 2007

Goodbye Nantes

Questi sette mesi sono infine giunti al termine. Tante cose sono successe ed è difficile ripercorrerle tutte nel tempo di un battito di ciglia, tra mille preparativi e incombenze tra le quali sembra impossibile riuscire a fare tutto quello che si vorrebbe con la dovuta calma. Non siamo abitutati a partire, viviamo sempre come se tutto ciò che ci circonda fosse eterno, ed è difficile pensare che la vita che hai vissuto sia stata solo una parentesi destinata a non ripetersi, a rimanere circoscritta ad un breve periodo, con un inizio ed una fine. Non è la vera vita questa, ma è pur sempre una parte di essa. In sette mesi ho conosciuto decine di persone, alcune delle quali molto meglio di altre che ho frequentato per anni. Di solito il distacco arriva inaspettato, le circostanze ci fanno allontanare dalle persone in maniera più o meno consapevole, più o meno brusca. Qui il biglietto aveva già scritta fin dall'inizio la data del ritorno, ma ciò non ha impedito di vivere al massimo, senza pensare troppo che un giorno tutto sarebbe dovuto finire. Ma va bene così, i tempi sono maturi, e si ritorna senza rimpianti e un pò più grandi di quando si era partiti.

lunedì, marzo 19, 2007

Sigaro e whisky

Arredamento dai toni scuri, piuttosto elegante. Una saletta circolare in fondo al locale. Luce soffusa. Alle pareti, bottiglie di Champagne tra i più pregiati e scatole di sigari accatastate con armonia. In sottofondo, jazz poco più che sussurrato, dentro al quale sembra di poter sprofondare semplicemente chiudendo gli occhi. Un whisky, senza ghiaccio, un sigaro. Nuvole di fumo e parole. Sapore di tabacco e amicizia.

giovedì, marzo 15, 2007

Apologia del cazzeggio

I più ingenui potrebbero pensare che non avere un cazzo da fare tutto il giorno, specie mentre la maggior parte della gente che si ha intorno si dedica alle attività lavorative le più svariate, risulti frustrante e demotivante. Io stesso, abituato alla pur blanda routine universitaria, ho sempre guardato con un po' di compassione coloro che trascorrevano le loro giornate trastullandosi con inutili passatempi, non intenzionati in alcun modo a tentare di dare un senso alla propria vita (e qui sono curioso di vedere chi tra i lettori si sentirà chiamato in causa, così su due piedi mi viene in mente una lista interminabile!). Tuttavia, recentemente, approfonditi studi scientifici scrupolosamente portati avanti in prima persona, hanno soprendentemente dimostrato, in maniera empirica ed inequivocabile, che cazzeggiare tutto il giorno non è assolutamente un peso! Altroché apatia e senso di colpa, sono due settimane che mi sveglio sei giorni su sette giusto in tempo per andare a pranzo, passo il resto del tempo a girarmi i pollici e ogni tanto esco la sera a farmi due birre in compagnia, e tutto ciò è fantastico! Non riesco a immaginare come potrò tornare a integrarmi nella società civile, sento che potrei continuare con questo ritmo per anni! Solo ora, finalmente, apprezzo tutto il piacere di oziare liberamente sopprimendo ogni minimo impulso di produttività!

giovedì, marzo 08, 2007

Le cene del mercoledì

Ogni mercoledì appuntamento fisso alla cucina di Stephan per quella che è ormai diventata una tradizione. A turno, ciascuno cucina per tutti gli altri, grossomodo una mezza dozzina di persone, mentre ogni commensale porta generalmente una salutare bottiglia di vino, che contribuisce ad indirizzare la serata verso l'alcolismo che avrà modo di essere coltivato più tardi al pub irlandese. Ad aprire le danze è stato Stephan, con un pollo tandoori accompagnato da riso basmati che, benché né sudafricano né tedesco, si è rivelato un piatto alquanto appetitoso. Il secondo sono stato io, esibendomi in una carbonara cucinata in condizioni estreme, con due pentole troppo piccole e due placche non abbastanza calde: ho praticamente inventato gli spaghetti pilaf, ma il risultato non è stato poi così malvagio (special thanks to: il Parmigiano Reggiano proveniente direttamente dalla via Emilia). Per terzo il tedesco Felix, che è andato sul classico proponendo una "colazione del contadino", con patate, uova e pancetta condite con erba cipollina. Il padrone di casa è poi tornato ai fornelli per un tacchino al curry anch'esso niente male, mentre ieri sera è stata la volta della tedesca Carolin, sulle cui tagliatelle al salmone scotte e insipide è invece il caso di sorvolare. Il prossimo appuntamento si preannuncia essere quello con il Chili con carne dell'inglese Dominque. Le prospettive non sono delle migliori, ma vedremo cosa il destino ci riserverà!

giovedì, marzo 01, 2007

Gastronauti


Una guida incompleta raccattata in biblioteca, quattro fogli stampati da internet e attaccati con lo scotch come approssimativa cartina, il timore, svanito solo all'ultimo, di ottenere in affitto una bagnarola dal più economico dei noleggiatori di Nantes, e si parte verso i lidi incogniti della piovosa Normandia. St. Malo, Mont St. Michel, Carteret, le spiagge dello sbarco, Bayeux, Caen, Honfleur, Etretat, Fécamp, Rouen e Chartres saranno le tappe, decise giorno per giorno, del nostro viaggio alla scoperta dei colori (sostanzialmente il grigio) e dei sapori di questa umida regione. I nostri gastronauti si sono privati in una sola occasione di un pasto degno della loro qualifica, nutrendosi con un tramezzino scopertosi poi scaduto acquistato nel supermercato dell'inutile paesino di Carteret. Per il resto, partiti con l'intento, esaudito, di sfondarsi di coquillage e prodotti ittici di vario genere, non sono mancate soddisfacenti escursioni nel mondo bovino, vegetale e dei latticini (merita una menzione il formaggio Pont l'Eveque, cugino del Camembert). Il gastronautismo ha lasciato spazio, senza alcun rimpianto, all'opportunismo in occasione dell'incredibile buffet "all you can eat" in cui montagne di ostriche, cozze, pesci, carni, verdure, formaggi e dolci di ogni tipo hanno riempito i nostri stomaci oltre i limiti dell'immaginabile, in barba alle regole più basilari dello slow food e dell'arte culinaria. E dopo cotanti banchetti, che bello tornare infine alla stuzzicante cucina della mensa universitaria!