martedì, gennaio 26, 2010

Stronzo io

Non è tanto con Delbono che ce la si può prendere. Un uomo piccolo e meschino, ma che condivide il suo modus vivendi con la schiacciante maggioranza dei suoi compatrioti. Abusare del proprio potere, piccolo o grande che sia, in qualsiasi campo lo si eserciti, non appare ormai ai più un fatto soltanto normale, ma scontato, persino doveroso talvolta. L'amico del medico salta la fila in ospedale, l'amico del poliziotto si fa cancellare la multa, l'amico del professore si fa dare la raccomandazione all'esame. L'amico del politico viene assunto, trasferito, ottiene consulenze, viaggia gratis. Tutto regolare. Non si poteva certo pretendere che una persona di così sconfinata caratura morale si ritenesse inadeguata a ricoprire la carica di sindaco. Non lo si pretendeva. È tuttavia da chi Delbono l'ha candidato e sostenuto che ci si poteva aspettare non tanto un qualche barlume di senso etico (non sia mai!), ma un minimo di lungimiranza politica nell'individuare un soggetto quantomeno non così debole e facilmente ricattabile. Non si dica che non si sapeva, giacché l'ingenuità e la miopia sarebbero scusanti non molto preferibili alla colpa, oltre che poco plausibili. Siamo tutti complici dell'ennesimo capolavoro di questo partito marcio e allo sbando. Stronzi voi che avete stuprato come al solito il poco di fiducia che avevamo residua. Stronzi noi che vi abbiamo votati lo stesso, costretti a umiliarci scegliendo per l'ennesima volta il meno peggio.

sabato, gennaio 23, 2010

Cuore di mamma

"Ho riaperto il blog. Però ti avverto, contiene turpiloquio, cunnilingus, fellatio, sesso con i bambini e Silvio Berlusconi"

"Vedi di non farti arrestare"

giovedì, gennaio 21, 2010

Non c'è limite al limite

D'Alema a Vendola: "Da fratello maggiore, rimprovero la logica di affrontare problemi politici attraverso scorciatoie personalistiche. È questo che ha complicato tutte le cose"

Una raccomandazione che non poteva venire da un pulpito più autorevole. Massimo D'Alema, un uomo che ha sempre avuto in spregio i personalismi. Un uomo modesto e integerrimo. Un uomo che ha sempre anteposto l'interesse altrui e della comunità al proprio. Un uomo che negli ultimi vent'anni ha profuso tutte le sue energie verso un obiettivo quanto mai nobile, che trascendeva la sua umile persona. E un uomo, signori, che ha sempre raggiunto proprio quello scopo, unico, che si era prefisso: fare la fortuna di Silvio Berlusconi.

martedì, gennaio 19, 2010

Avatar

Un film che non andrei a vedere neanche se fosse un film.

Ciononostante tutti insistono per andarlo a vedere. Però alla fine li capisco. Anche a me è piaciuto un sacco Pocahontas.

lunedì, gennaio 18, 2010

Incredibile

Anche Napolitano ha deciso di riabilitare Craxi. La latitanza nobilita l'uomo. Ma diciamo che visto come stiamo messi, della latitanza di Berlusconi mi accontenterei.

D'altronde se Alì Agca è Gesù, magari Silvio è veramente l'unto del Signore. Due eventualità che fanno vacillare la mia fede in Dio.

Almeno il Papa ha nel frattempo riconosciuto alcune colpe della Chiesa durante la Shoah: "Un bel gioco dura poco", ha detto.

venerdì, gennaio 15, 2010

E il cielo stellato sopra di me

"La Chiesa, nel proporre valutazioni morali per la ricerca biomedica sulla vita umana, attinge infatti alla luce sia della ragione che della fede, in quanto è sua convinzione che ciò che è umano non solamente è accolto e rispettato dalla fede, ma da essa è anche purificato, innalzato e perfezionato"

Forse bisognerebbe promettergli di passargli qualche bambino clonato di scarto da inculare di nascosto, per farli stare buoni.

Uff, ce l'ho fatta. Com'è difficile certe volte resistere alla tentazione di rispondere con un bel "ma vai a farti fottere, brutta merda!".
È sempre bene sforzarsi di argomentare.

mercoledì, gennaio 13, 2010

Che amarezza

L'associazione di telespettatori cattolici Aiart commenta così il recente editoriale agiografico di Minzolini: "Senza nulla togliere a Craxi, ma metterlo sullo stesso piano di Papa Wojtyla ci pare davvero eccessivo, un paragone forzato".

In effetti forse lui non copriva i preti pedofili e non andava a stringere la mano a Pinochet. Però forse è apparso in sogno a Berlusconi, almeno.

Dal canto suo la figlia Stefania, deputata Pdl, ringrazia il direttore e ricorda il padre come "uno Statista che ha dato la vita per il bene del Paese. Le sue idee innovative sono ormai patrimonio di tutti gli Italiani".

Ora, innovativo non saprei. Ma di sicuro l'aspirazione a rubare il più possibile per poi condurre una vita da latitante in un paese subtropicale è ormai sicuramente parte del patrimonio culturale dell'Italiano medio.

(Perché no, il mondo non poteva resistere ancora a lungo senza i miei affilati corsivi)