venerdì, marzo 26, 2010

A mali estremi


Inaspettatamente fa un freddo porco a Istanbul. Così freddo che mi sono dovuto comprare una sciarpa del Galatasaray.

Turkish mode


Affidare la tua giugulare a un ottomano armato di rasoio manuale e che si esprime in una lingua di cui non capisci una sola parola non ha prezzo. Anzi sì, 15 lire.

lunedì, marzo 15, 2010

Solo una cosa non mi è chiara

Visita andrologica. Il tizio mi esamina la prostata dopo avermi redarguito per aver stretto troppo il culo. Sai com'è. Dice che più mi rilasso meglio è, altrimenti faccio male anche a lui. Gli dico che non sono molto abituato. Lui mi risponde "non è che io mi diverta". Vorrei anche vedere.

Alla fine niente di che. Non è stato troppo doloroso. Solo non pensavo che l'esame della prostata si facesse col cazzo.

martedì, marzo 09, 2010

Ratisbona

Bambini picchiati, Georg Ratzinger si scusa: "Ho sbagliato, avrei dovuto anche incularli"

venerdì, marzo 05, 2010

Precorritrice

Cammino spedito tra un baretto affollato di giovani studenti fuorisede e una pizzeria affollata di giovani studenti fuorisede, quando una donna sui trent'anni, forse qualcuno meno, aspetto pulito e per nulla appariscente, mi ferma sopraggiungendo dalla direzione opposta. "Scusa, mi sai dire" esordisce come per chiedere un'informazione "qual è il femminile di precursore?". Spiazzato, alzo le sopracciglia. "Accidenti, che domanda!" dico con enfasi, sperando di cogliere nel suo sguardo un riflesso dell'inevitabile imbarazzo che persino un'amante dell'eccentricità dovrebbe quantomeno aspettarsi di aver generato nell'interlocutore. Il vuoto. La donna mi fissa con sguardo impassibile, senza tradire la minima emozione, come se mi avesse appena domandato che ora fosse, tutt'al più vagamente stupita dalla mia titubanza. "Non so, adesso su due piedi, forse si usa precursore anche al femminile" "Credo che esista precorritrice, ma mi suona sgrammaticato" "No, forse va bene, chissà" "Ok grazie ciao". In pochi passi è già lontana con il suo cappotto chiaro. Io rimango attonito per qualche secondo. Poi riprendo a camminare, sorridendo nella notte assurda.