giovedì, marzo 15, 2007

Apologia del cazzeggio

I più ingenui potrebbero pensare che non avere un cazzo da fare tutto il giorno, specie mentre la maggior parte della gente che si ha intorno si dedica alle attività lavorative le più svariate, risulti frustrante e demotivante. Io stesso, abituato alla pur blanda routine universitaria, ho sempre guardato con un po' di compassione coloro che trascorrevano le loro giornate trastullandosi con inutili passatempi, non intenzionati in alcun modo a tentare di dare un senso alla propria vita (e qui sono curioso di vedere chi tra i lettori si sentirà chiamato in causa, così su due piedi mi viene in mente una lista interminabile!). Tuttavia, recentemente, approfonditi studi scientifici scrupolosamente portati avanti in prima persona, hanno soprendentemente dimostrato, in maniera empirica ed inequivocabile, che cazzeggiare tutto il giorno non è assolutamente un peso! Altroché apatia e senso di colpa, sono due settimane che mi sveglio sei giorni su sette giusto in tempo per andare a pranzo, passo il resto del tempo a girarmi i pollici e ogni tanto esco la sera a farmi due birre in compagnia, e tutto ciò è fantastico! Non riesco a immaginare come potrò tornare a integrarmi nella società civile, sento che potrei continuare con questo ritmo per anni! Solo ora, finalmente, apprezzo tutto il piacere di oziare liberamente sopprimendo ogni minimo impulso di produttività!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pensa io che mi spacco la schiena a scienze delle merendine...

Anonimo ha detto...

Heilà bello mio, non trovare giustificazioni, è una vita che cazzeggi e non solo da una settimana. Ti conosco mascherina!!!
Magari potessi cazzeggiare io al posto tuo invece di sorbirmi le tue infami illazioni.
Ciao e a presto. Il mitico...