venerdì, settembre 29, 2006

Calzino

Oh, dolce pegno d'amore, imperituro simulacro della sua augusta proprietaria! Che tenero pensiero, farmelo trovare al mio ritorno a casa, quando pensavo di essere rimasto solo e abbandonato tra le bianche e opprimenti mura, ed ho invece scoperto che una parte di lei era ancora qui, insieme a me. Che dolce sollievo, che soave delizia, stringerlo tra le mani e assaporarne gli effluvii portatori di sì gaie reminescenze! E che gioia, potersi coricare, la sera, in compagnia di cotanto omaggio, simbolo di eterna devozione! Grazie per esserti privata di un oggetto di tale valore, per farmene dono e ricoprirmi di una sì grande felicità!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

sei alla frutta!
ciccio

Anonimo ha detto...

Nè PIù MAI TOCCHERò LE SACRE SPONDE OVE IL MIO CORPO FANCIULLETTO GIACQUE. ZACINTO MIA CHE TE SPECCHI NELL'ONDE DEL GRECO MAR. DA CUI VERGINE NACQUE VENERE E FEA QUELLE ISOLE FECONDE COL SUO PRIMO SORRISO, ONDE NON TACQUE LE TUE LIMPIDE NUBI E LE TUE FRONDE L'INCLITO VERSO DI COLUI CHE L'ACQUE CANTò FATALI, ED IL DIVERSO ESIGLIO PER CUI BELLO DI FAMA E DI SVENTURA BACIò LòA SUA PETROSA ITACA ULISSE. TU NON ALTRO CHE IL CANTO AVRAI DEL FIGLIO, O MATERNA MIA TERRA; A NOIU PRESCRISSE IL FATO ILLACRIMATA SEPOLTURA.
ciccio (con la delega di ugo)

Anonimo ha detto...

Ops!!!

Anonimo ha detto...

E questo è niente! A me ha lasciato proprio il piede! (E dovresti sentirne gli effluvi!)

Anonimo ha detto...

AhAh!Il post sui miei calzini detiene il record di comments!; )(anche se non ce n'è uno che abbia senso!)