giovedì, settembre 28, 2006

It's not so fun, if you're not drunk

L'invito del turco ad andare a fumarsi un narghilè da qualche parte in centro sfuma insieme alla speranza di vedere arrivare puntuali i compatrioti italiani. Un'ora e mezza dopo l'appuntamento, ancora non si vede nessuno (dieci minuti e arriviamo, hanno detto mezz'ora fa), e si ripiega sul festival musicale universitario poco distante da casa. Ci si trascina svogliatamente fino a Petit Port, ci si fa perquisire all'ingresso da dei perquisitori svogliati, si ascolta svogliatamente il reggae-jazz suonato con una certa flemma da dei tizi probabilmente svogliati, si chiacchiera svogliatamente del più e del meno. Alla fine, è il sudafricano che ci illumina con una perla di lucida quanto essenziale analisi della realtà: it's not so fun, if you're not drunk.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E questo è niente! Una volta dei miei amici hanno ritardato così tanto che sono morto di fame nell'aspettarli! (Poi ovviamente al terzo giorno sono resuscitato!)