martedì, settembre 09, 2008

In effetti alla sera non so proprio cosa fare

Sabato, sveglia a mezzogiorno e pomeriggio sperperato malamente davanti al computer tra skype e i soliti quattro siti in croce. Di tanto in tanto mi viene in mente qualcosa di utile da controllare, così a un certo punto finisco sulla pagina del mio armonicista preferito, pensando che magari, in otto mesi, almeno una volta gli capiterà di suonare da queste parti, o a me di capitare dalle sue (dopo che con sommo rammarico mi ero perso la sua esibizione a Rovigo di un anno fa [bastardi nessuno c'è voluto venire!]). Controllo la lista dei concerti, ce ne sono giusto una dozzina di cui la metà in Nuova Zelanda. Il primo, però, è in Ontario. Guardo la data: è stasera. Cerco il posto: 20 minuti di metropolitana dal centro. Piango per l'emozione.
Sulle prime rimango spiazzato, avevo accettato l'invito ad un party etilico alle nove al quale intedevo far infiltrare una comitiva di tedeschi, e ad un afterhour jazz dall'una in poi. Decido infine di sbattermene, corro in stazione, prendo il treno e giungo nella sperduta località in cui ha luogo il festival blues. Assisto al concerto immerso in una platea costituita esclusivamente da migliaia di umarells, ciascuno dei quali si era portato da casa la sedia pieghevole e un bel giubbino (anzi, giubino), perché si sa che alla sera fa freschino, specie in riva al lago. Il mitico Charlie sembra un ragazzino, suono pulito e voce che si scalda canzone dopo canzone. Faccio ritorno a Toronto downtown giusto in tempo per trovarmi all'appuntamento al baretto jazz abusivo, dove incontro i tedeschi entusiasti della festa alla quale si erano sportivamente presentati come miei amici tra lo stupore dei presenti. Il posto si va via via riempiendo di note e di gente assurda, finché verso le quattro, quando ormai non si riesce più a muovere un passo e tantomeno ad ascoltare la musica, decido di fare ritorno a casa. Una bella camminata di mezz'ora, due procioni che mi guardano da un albero di fronte casa. Che storia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cazzo me potevi chiamà a me! Io adoro l'armonica! Anche se non sono un esperto come te....mi limito ancora a Muddy Waters e John Mayall...bomba Illu...consigliame qualcuno...intanto scarico qualcosa del tuo Charlie...
Insomma pija bè sto Canada, la falsa copia degli USA.
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Piddu