domenica, dicembre 09, 2007

Fine della ricreazione

"A Luttazzi è stata data piena libertà, ma di questa libertà era necessario fare un uso responsabile". Con questa paradossale giustificazione, si è cercato di far passare la sospensione di Decameron, il programma satirico di Daniele Luttazzi, come un atto dovuto in risposta alla sconsiderata ed autolesionista volgarità dell'autore. Come dire, libertà totale, ma di fare quello che diciamo noi. E' però necessario non accettare rassegnatamente quest'ennesimo sopruso, dietro al quale sembra risiedere non la semplice insofferenza di un laido ciccione bavoso (spero di non meritare una querela per questo, si tratta di una semplice descrizione morfologica) per una battuta nemmeno particolarmente memorabile, ma un preciso disegno politico, insofferente ai fatti declamati da Luttazzi, più che alla sua ironia, e al suo strepitoso e forse inatteso successo di pubblico. Un comico che dice cose scomode, viene così accusato di non far ridere o di essere volgare al fine screditare il suo intero discorso. Bisogna dunque denunciare con forza come la notizia della sospensione del programma sia stata censurata dall'edizione serale del tg di La7, e gli atti di intimidazione fisica subiti da Luttazzi stesso. Non perché la rete non possa fare a meno del mio sfogo di indignazione e frustrazione (l'ennesimo, guarda caso), ma affinché non si perda di vista la verità, troppo facilmente manipolata con motivazioni pretestuose in favore dei consueti interessi politici.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Così almeno abbiamo la certezza che la libertà di informarsi del cittadino non passa per nessun canale televisivo italiano.
E fanno parlare un'ex-spia al soldo della CIA.
Incredibile.

Anonimo ha detto...

premessa: ho seguito luttazzi in capo al mondo negli anni dell'esilio.."bollito misto con mostarda"..."satiricon"...sono stati come manna per le mie orecchie ormai piene di puttanate o di cose dette a metà...
forse però luttazzi ha esagerato un pochino...non giustifico la chiusura (vedi cancellazione) del programma ma non si può pensare che dire in tv : "le pillole per il tuo cuore sono nella figa, lecca lecca lecca..." possa passare inosservato soprattutto in un paese bigotto come il nostro...
trattenersi su determinati particolari non è sempre repressione
non penso che andreste mai da un qualsiasi prof dicendogli: "ma che meraviglioso biscotto!! me lo fa assaggiare!!?"

elino ha detto...

Ti rispondo citando Luttazzi stesso: "la volgarità è la TECNICA della satira. Con questa tecnica, la satira esprime idee e opinioni. [...] Io scrivo cose che fanno ridere me. Spero che piacciano al pubblico." A me fa ridere. In una democrazia, se a uno non piace, cambia canale, non cancella il programma. Tutto qui.

Piadì ha detto...

Ciao Illu! Il 27 dicembre faccio una festa qua da me...se ce la fai facci un salto che è pure il compleanno di Giallì!
Comunque anch'io son contro la cancellazione del programma, anche se per me uno non deve neanche abusare della libertà di espressione. Se Luttazzi iniziasse a fare battute pesanti su Gesù o Maometto non sarebbe da fermare? Uno in tv è libero di dire ciò che vuole ma c'è sempre un limite razionale. Battute su di lui che scopa la figlia di Berlusconi, oltre a non far ridere (anzi il pensiero fa quasi ribrezzo), in tv sarebbero da evitare. Cancellare lo show è esagerato, ma magari chiedergli di evitare certi argomenti non gli avrebbe fatto male.

elino ha detto...

Grande Piddu, pare che tu sia infine di ritorno dai tuoi viaggi!
Per quanto riguarda la festa, di sicuro sarò in Ancona per natale, a questo punto magari cercherò di trattenermi fino al 28, considerato che il 31 volo a Parigi per scroccare un po' della vita erasmus di quel maiale di mio cugino!
Riguardo a Luttazzi, non sono, come ormai avrai capito, d'accordo con te. A costo di essere monotono rispondo citando ancora Luttazzi stesso: "L'unico limite lo stabilisce la legge: diffamazione, calunnia. La satira è arte: o è totalmente LIBERA, o non è satira". Il problema, caro Piddu, è che Luttazzi viene censurato perché si ha paura di quello che dice, e si usa come pretesto la sua volgarità. Se il problema fosse veramente il buon gusto, sarebbero ben altri i programmi da chiudere, e non mi sembra che ci sia bisogno di cominciare in questa sede ad elencarli.

Anonimo ha detto...

a me luttazzi non fa ridere.

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto scomodare una parola come "verità", mi sembra eccesivo, se non altro quando si parla di Luttazzi. Non mi sembra che Luttazzi sia portatore di verità e neanche che la battuta incriminata in cui berluscni cagava in bocca a ferrara trattasse di verità (se ne esiste una). Storco la bocca quando si parla di verità riguardo a Travaglio figuriamoci per Luttazzi.

Questo anche perchè se Luttazzi dice che la volgarità è la tecnica della satira, non è detto che questo sia vero, è tutto da vedere. In più parli di arte, sono d'accordo che la volgarità possa essere un veicolo dell'arte (èer quanto faccio fatica a pensare alla satira come a un'arte), ma l'arte fatta male non vende, una galleria d'arte non compra dipinti brutti, un film brutto non lo produce nessuno. E parlo di brutto appositamente.

Luttazzi ha esagerato, quello che ha detto non è comicità, nè satira, è merda. Così com'è stata esagerata la decisione della rete, che però ha tutte le facoltà per farlo. Scusa la pedanteria, ma mi innervosice l'antipolitica acritica.

Baci

elino ha detto...

Caro ignoto, non si tratta affatto di antipolitica acritica. Come puoi vedere il mio post non consiste in un elogio di Luttazzi. Il fatto che a me piaccia e che me lo guardassi nonostante fosse relegato, caso strano, nell'orario più assurdo di tutto il palinsesto televisivo non è rilevante. E come ho detto, se a te non piace Luttazzi non sei costretto a guardarlo. Puoi tranquillamente dedicarti a Ciao Darwin, se lo trovi meno volgare. Tanto più che è collocato in un orario molto più comodo.
La verità, parola troppo spesso scomodata a sproposito, include invece tutte le cose che i telegiornali non dicono, e che "qualcuno" non vuole che si dicano. Perché usare il napalm, è un crimine di guerra, ma questo né Ratzinger, né il Tg1, né Ferrara lo dicono. Perché invadere militarmente un paese con un pretesto infondato è contrario alla nostra Costituzione, ma questo né Ratzinger, né il Tg1, né Ferrara lo dicono. E Berlusconi, invece di sentirsi responsabile per aver avallato il disastro omicida della guerra in Iraq, si permette di dire che in fondo era sempre stato contrario. Questa è la "verità", di cui si fa continuamente scempio, e chi si scandalizza per la merda in bocca a Ferrara invece che per queste cose è in malafede.
E infine, se rileggi il mio post, ti accorgerai che il punto del discorso è che quello che è stato usato è solamente uno squallido pretesto. A nessuno, tantomeno a Ferrara stesso, fregava niente di quella battuta, peraltro già vecchia e già presente nei libri e negli spettacoli teatrali degli anni passati, tanto è vero che la puntata è stata trasmessa sabato e replicata giovedì notte! Guardacaso, il programma è stato sospeso quando si è venuto a sapere il tema della puntata successiva. E dopo che era stato constatato che, nonostante l'orario infame e la scarsa pubblicità, Luttazzi batteva puntualmente ogni sera i record di ascolto.

Zarathustra ha detto...

Elino sono totalmente d'accordo con te.
Nessuno era obbligato a guardare il programma e se si sentiva offeso poteva cambiare candidamente canale.
La totale libertà d'espressione è fondamentale per il funzionamento di una democrazia.
La censura è un atteggiamento, nella migliore delle ipotesi, paternalista che evita lo sviluppo di una coscienza critica nei fruitori.
La fortuna è che, una censura eccessiva, paradossalmente, scatena, come testimonia questa discussione, una fiammata critica.

Tasso ha detto...

Io so che mi toccherà cercare ovunque senza trovarlo il monologo di un'ora che hanno fatto domenica all'Ambra Jovinelli. Un'ora di Luttazzi sull'enciclica papale.. Yum, è un invito a nozze!

La7 maledetta, era più comodo guardarlo in tv!