mercoledì, ottobre 31, 2007
Adesso basta
venerdì, ottobre 26, 2007
Solo che della braga (italiana)
Più desiderosi di ammortizzare il costo della tessera Erasmus Student Network che non veramente carichi come si deve, si decide di prendere parte all'imperdibile serata-tortillas, organizzata nell'ambito dei mega-party erasmus del giovedì sera al Kinki. L'occasione è buona anche per mettere piede per la prima volta nel rinomato locale di via Zamboni, già ritrovo gay e sedicente primo palcoscenico italiano di Jimi Hendrix. Dopo aver sgraffignato qualcosa da mangiare e sfruttato il lauto sconto di un euro sulla birra, sempre nell'ottica di ottimizzare la spesa di ben 4 euri per la suddetta tessera, ci si comincia ad aggirare per la sala in mezzo ai giovani opportunamente festanti. Col passare del tempo, però, la nostra sobrietà comincia a diventare quantomai molesta, e, come una condanna, vediamo avverarsi l'infausta predizione effettuata poco prima dall'esperto membro dello staff, che con aria tra il navigato e il rassegnato ci aveva spiegato: "è una bella festa, c'è un sacco di gente da conoscere e con cui fare amicizia, l'unico problema è che poi si riempie di braga italiana...".
mercoledì, ottobre 17, 2007
Pennellate
La ricerca di ospitalità, la partenza sotto il diluvio, qualche ora di sonno sul divano milanese, l'attesa del compagno di viaggio, ore di cammino sfiniti e senza meta, l'ostello, le birre, tante birre, il turismo antropologico: cosa hai visto a Berlino? Boh, sono andato in giro!, gli italiani emigrati, la cucina Bavarese, il muro, Botero, l'amore alla reception, lo shampoo viola per capelli bianchi, il pullman, altre birre, St. Pauli, il sushi, parole in inglese, la bici, le uova con due tuorli, Reeperbahn. Non saprei dire cos'ho fatto quest'ultima settimana.
mercoledì, ottobre 03, 2007
Ciavemoimoscioli is back!
Messi da parte i giorni bui dello studio e della crisi creativa, metabolizzati dal blog con esiti infausti per la sua vasta schiera di affezionati lettori, ai quali mi trovo ancora una volta a chiedere scusa, si volta pagina nascondendo per qualche tempo sotto al tappeto le incombenze di varia natura. Bando dunque agli assillanti grattacapi del logorante tran-tran quotidiano, via in un cassetto la tesi, e largo alla spensieratezza giovanile ed ai ritmi blandi della vita universitaria, intesa ovviamente nel senso più dispregiativo del termine. Si alternano così feste improbabili frequentate da personaggi improbabili, o forse fin troppo probabili (“Faccio l'educatore per bambini disabili, ho solo contratti a tempo determinato, cerco un lavoro che mi consenta di vivere in maniera adeguata. Ciò non è possibile, perciò bevo.”), pomeriggi interi trascorsi a tentare di dirigere le evoluzioni di una sfera virtuale interagendo con essa tramite undici omini altrettanto virtuali, luculliane fritture di pesce in squallide rosticcerie sul lungomare in compagnia di veraci personaggi vernacolari, e analoghe avventure ai limiti della realtà. Frattanto, nel più puro stile bohémien, si organizza una vacanza-couchsurfing in terra tedesca. Così, tanto per occupare il tempo libero. (E rimandare l'esaurimento nervoso).
