Si direbbe che mezza Bologna fosse a conoscenza dell'incredibile super party di ieri sera, che ha raccolto una quantità di partecipanti, tra invitati e infiltrati, ammesso che fosse possibile distinguere tra le due specie, da fare invidia ad un concerto di Caparezza. Il che non sarebbe di per sé sintomo di grande affluenza, se non fosse che la festa si svolgeva all'interno di un palazzo privato in via Volturno: un intero edificio che conteneva, stipate come sardine dall'androne al solaio, strettissime scale comprese, diverse centinaia di persone che occupavano sostanzialmente ogni centimetro libero, debordando copiosamente anche in strada. In ogni appartamento differenti deejays producevano musica a palla, mentre nella ressa capitava di incontrare conoscenti con i quali l'ultimo incontro datava prima della caduta del muro di Berlino. Vinta una certa claustrofobia iniziale, siamo miracolosamente riusciti, con la dovuta pazienza, a spingerci fino alla sommità dell'edificio, dove contro ogni previsione abbiamo anche trovato qualcosa da bere. Allibito dall'imponenza dell'evento, data anche la presenza dell'intera popolazione di studenti stranieri residenti a Bologna, non nego di essermi sentito un pivello delle feste erasmus. Altroché i tonus al Quai West!
3 commenti:
Si vabbè, ma la gnocca...la gnocca c'era?
Io ho vissuto qualcosa di simile qua a Madrid, nella festa per Halloween.....festa Erasmus a casa di una tedesca (che poi chi cazzo la conosceva?), sulle 200 persone, dj, bevute.....WOW!
era murato! ma la festa era talmente allucinante che la cosa passava quasi in secondo piano!
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