Molti dei più alti esponenti del governo e dell'opposizione paiono ultimamente concordi circa il fatto che il bipolarismo rappresenti l'inevitabile ed auspicabile futuro del sistema politico italiano. Facendosi scudo della necessità di avere governi più forti e meno frammentati, si prepara di fatto, tra proclami e squilli di tromba, il colpo di grazia che verrà assestato ai partiti minori, al fine di spianare la strada al bipartitismo all'americana. Vista poi la sempre più accesa corsa agli elettori "moderati" e la gran voglia di mettersi d'accordo che accomuna i vari Fassino, Rutelli, D'Alema, Casini, Fini e Berlusconi, c'è da aspettarsi che il passo successivo sia il
monopartitismo all'italiana. Pensate che bellezza, nessun rischio di perdere le elezioni e di rimanere senza poltrona! Via questi estremisti che non si lavano, puzzano e sporcano da tutte le parti insistendo con le loro opinioni vetuste e fuori dal coro che mi spaventano pure i bambini. Basta con questo spreco di risorse finalizzato a convincere la gente a votare due partiti sempre più simili tra loro. Niente più crisi di governo e scarico di responsabilità su chi ha governato negli anni precedenti. Fantastico! Inoltre, buona parte del lavoro è già fatta, per continuare l'opera sarà sufficiente prendere ad esempio la televisione, dove si è già trovato l'equilibrio perfetto e il Tg1 fa contenti tutti.
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