Venerdì sera, dopo le lezioni, ha luogo il primo torneo di Pes 6. Il clima, nella sala tv di una delle residenze destinate agli studenti del primo anno dell'Ecole, è un po' da club di secchioni fissati, cose che in effetti, almeno la seconda, una buona fetta dei partecipanti è. Dopo un'oretta trascorsa nell'attesa dei ritardatari, che si presentavano alla spicciolata portando chi un televisore e chi una playstation, e nella composizione del tabellone (quattro gironi di cui passavano le prime due e le terze spareggiavano tra loro, dopodiché eliminazione diretta a partire dagli ottavi di finale), finalmente si scende in campo per il match d'esordio, ed è subito derby: il mio Arsenal ha a che fare con il Chelsea di un ciccione tontolone. Ciononostante, l'impatto con la nuova versione del gioco, ancora tutta da scoprire, è duro: il primo tempo si conclude 2-0 per il tontolone con due gol orrendi, e un Arsenal in crescendo nel finale. Nel secondo tempo è un assedio dei Gunners che accorciano all'ottantesimo ma si vedono negare il meritato pari da un miracolo di Cech nei minuti di recupero su un tiro a botta sicura da pochi passi di Henry. Poca fortuna ma segnali confortanti, tutto sommato. Dopo il primo match, giocato su pc, come poi tutti i seguenti, ha luogo il secondo, su una playstation inspiegabilmente lentissima. Contro l'Arsenal questa volta c'è uno sbruffone che, evidentemente sovrastimandosi, sceglie l'Olympiakos Pireo. Ma fa male i suoi conti, perché dopo pochi minuti un'incornata di Ljungberg su calcio d'angolo incanala il match in favore degli occasionalmente gialli londinesi. La partita, priva di emozioni e caratterizzata fin dall'inizio da una serie di fallacci assassini del mio avversario sanzionati solo con dei rari cartellini gialli, concede ben poco allo spettacolo e finisce così. Il terzo match è un Arsenal – Barcellona del quale non c'è granché da dire, se non che la squadra rivale deve essersi evidentemente dimenticata di scendere in campo: risultato finale 6-0 (se non ho perso il conto) con gol di Henry e Adebayor, entrambi in forma strepitosa. L'ultimo incontro, a qualificazione già ottenuta, è ancora contro il Chelsea. Si vede presto che i blues, benché passati inopinatamente in vantaggio alla prima azione con quello che sarà il loro unico tiro della partita, sono ben poca cosa. I Gunners si rovesciano nella metacampo avversaria trascinati da Rosicky, e tutto ciò che rimane dopo il loro passaggio è un inequivocabile 4-1 finale. Sull'onda dell'entusiasmo, mi appresto ad affrontare la vincente di uno degli spareggi, che a causa di un tabellone alquanto astruso finisce con l'essere quello che avevo battuto 6-0 nel girone. La partita non offre particolari spunti contro un Real Madrid che fa vedere ben poco, e con un netto 3-0 mi qualifico per i quarti. Ora viene il difficile. Ad attendermi c'è il temibile Remy, e più temibile di lui la sua Inter con un Adriano, si scoprirà più tardi, con la freccina rossa (per i neofiti: talmente in forma che fa gol anche se lasci il joystick e non premi nessun tasto). L'Arsenal non riesce a trovare spazi, cerca di manovrare ma non è facile tenere il controllo del pallone; dopo non molto, grave errore in difesa con Adriano che intercetta un passaggio e apre le marcature scaricando una sabongia urlante da oltre il vertice dell'area, la palla che addirittura rimbalza sul fondo della reta e schizza fuori per quanto era potente il tiro. La squadra incassa il colpo e cerca di rialzarsi, ma prima che finisca il tempo, nonostante qualche azione offensiva dall'esito sfortunato, è ancora Adriano, immarcabile, che tira da casa sua mettendo a segno il 2-0. Nel secondo tempo i Gunners tentano il tutto per tutto ma l'Inter si chiude bene rendendosi pericolosa in contropiede. In uno di questi un cross dalla destra arriva al solito Adriano che, dopo aver ciccato il colpo di testa, vince di potenza un contrasto e, tutto solo, chiude la partita. Arsenal eliminato, dunque, e che torna a casa con le pive nel sacco, sperando di potersi rifare al prossimo torneo.
3 commenti:
be', i quarti al primo tentativo non sono nemmeno male. La prossima volta approfitta del fatto che pes non è aggiornato e prenditi il milan... ;-)
Anche noi qui ci siamo aggiornati a PES6 e stiamo iniziando, dopo un breve periodo di adattamento, a padroneggiare il gioco. Perla del giorno: magnifico tiro a girare di Messi dalla linea di fondo (vabbe', doveva essere un cross...) che si insacca con una parabola improbabile nel sette. Subito salvato, è stato inviato alla Konami per essere inserito nella galleria dei più belli della storia!
se l'avete salvato sul pc conservatelo, che alla prima occasione me lo mandate!
Posta un commento