Meglio nota come "esché vusavé de chestion? (ù de remarc?)", è la formula tipica che, generalmente seguita da un "bon, on s'arrête là", segna la fine di ogni lezione. Spesso e volentieri tale frase viene ostentatamente scandita e pronunciata in maniera esclamativa, ESCHE'-VUSAVE'-DE-CHESTION!, proprio a sottolineare come si tratti più di una formula rituale che non di un vero invito: quale impavido oserebbe infatti sfidare le ire della folla facendo una domanda alle 12.05, subito prima della pausa pranzo, quando l'intera classe si sta già lanciando verso il ristorante universitario per risparmiarsi qualche pallosissimo minuto di fila (più che fila, "ressa informe senza esclusione di colpi" rende meglio l'idea), o alle 17.35, dopo otto ore di lezione, quando tutti hanno già indossato la sciarpa e la cuffia e non vedono l'ora di tornarsene a casa (o, per coloro la cui casa è la Bourgeonniere, alla sala internet)? Esché vusavé de chestion? Bon, on s'arrête là!
1 commento:
Bene bene. Dovresti fare il giornalista, piuttosto che l'ingegnere...
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