Ogni mercoledì appuntamento fisso alla cucina di Stephan per quella che è ormai diventata una tradizione. A turno, ciascuno cucina per tutti gli altri, grossomodo una mezza dozzina di persone, mentre ogni commensale porta generalmente una salutare bottiglia di vino, che contribuisce ad indirizzare la serata verso l'alcolismo che avrà modo di essere coltivato più tardi al pub irlandese. Ad aprire le danze è stato Stephan, con un pollo tandoori accompagnato da riso basmati che, benché né sudafricano né tedesco, si è rivelato un piatto alquanto appetitoso. Il secondo sono stato io, esibendomi in una carbonara cucinata in condizioni estreme, con due pentole troppo piccole e due placche non abbastanza calde: ho praticamente inventato gli spaghetti pilaf, ma il risultato non è stato poi così malvagio (special thanks to: il Parmigiano Reggiano proveniente direttamente dalla via Emilia). Per terzo il tedesco Felix, che è andato sul classico proponendo una "colazione del contadino", con patate, uova e pancetta condite con erba cipollina. Il padrone di casa è poi tornato ai fornelli per un tacchino al curry anch'esso niente male, mentre ieri sera è stata la volta della tedesca Carolin, sulle cui tagliatelle al salmone scotte e insipide è invece il caso di sorvolare. Il prossimo appuntamento si preannuncia essere quello con il Chili con carne dell'inglese Dominque. Le prospettive non sono delle migliori, ma vedremo cosa il destino ci riserverà!
1 commento:
E' proprio vero...era da gennaio che non passavo sul tuo sito... però devo dire che mi sono amusato tra i tuoi racconti. Desolé per il velone, cade un mito!
Io ci sono per il ristorante, a te la scelta... però io opterei per il ristorante italiano in stile neoclassico
Posta un commento