Questi sette mesi sono infine giunti al termine. Tante cose sono successe ed è difficile ripercorrerle tutte nel tempo di un battito di ciglia, tra mille preparativi e incombenze tra le quali sembra impossibile riuscire a fare tutto quello che si vorrebbe con la dovuta calma. Non siamo abitutati a partire, viviamo sempre come se tutto ciò che ci circonda fosse eterno, ed è difficile pensare che la vita che hai vissuto sia stata solo una parentesi destinata a non ripetersi, a rimanere circoscritta ad un breve periodo, con un inizio ed una fine. Non è la vera vita questa, ma è pur sempre una parte di essa. In sette mesi ho conosciuto decine di persone, alcune delle quali molto meglio di altre che ho frequentato per anni. Di solito il distacco arriva inaspettato, le circostanze ci fanno allontanare dalle persone in maniera più o meno consapevole, più o meno brusca. Qui il biglietto aveva già scritta fin dall'inizio la data del ritorno, ma ciò non ha impedito di vivere al massimo, senza pensare troppo che un giorno tutto sarebbe dovuto finire. Ma va bene così, i tempi sono maturi, e si ritorna senza rimpianti e un pò più grandi di quando si era partiti.
3 commenti:
daimò torna senza troppe storie..'sti erasmus..Pil
Partire può essere difficile, tornare a casa non lo è mai!
Ti stiamo aspettando(anche se messa così sembra una minaccia...)!
dipende tutto da che cosa si considera casa...
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