La vista traballa, la mente si annebbia, strappata al suo pigro dovere e trascinata a fondo dagli artigli carezzevoli delle occulte creature che abitano i più oscuri recessi degli abissi psichici. Il torpore si impossessa delle estremità, e mostri umidi compaiono uno alla volta, senza svelarsi del tutto, tanto più terrificanti perché difficili da riconoscere. Il
metasogno lascia affiorare il disagio, poi la paura, la disperazione folle di non riuscire più a rimettere la testa fuori, di riprendere il controllo. Infine gli occhi si riaprono. Ma questa volta, non c'è sollievo. La testa continua a girare, mentre tutto inizia ad assumere un senso. Un senso che dà un volto ai mostri, ma non li dissolve. Forse l'incubo non è finito.
4 commenti:
Forse devi cambiare pusher :-)
Ma quante canne ti sei fatto per tirar fuori queste cose?
Io me ne faccio due al giorno ma non sono ai tuoi livelli.
Mi dai la ricetta
bella... anche se non capisco bene, credo che parli dell'incarico a Marini, no? comunque le doti letterarie ancora una volta esibite con maestria mi spingono a linkarti d'ufficio al blog di scrittura creat(t)iva su cui ultimamente mi diletto e gestisco insieme a persone fidate, mi raccomando ti aspettiamo come fedele lettore e magari non solo!!
r.
abbiamo capito ti stavi masturbando....
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