Ho un sacco di opinioni su un sacco di argomenti. Qualsiasi notizia o avvenimento mi induce a produrre una qualche riflessione in merito. Tendenzialmente, la fase successiva consiste nel valutare se la suddetta riflessione possa meritare un post sul blog. In genere l'eventualità viene scartata. E per fortuna, tanto chissenefrega dei miei ragionamenti malati e di quello che penso a proposito di qualunque cazzata! Che poi, per dire, visto come sono quelli che pubblico, figuriamoci quelli che non sono degni di essere condivisi con il popolo della rete! L'ultima fase prevede il più delle volte che io ripieghi sintetizzando la riflessione sul mood di Skype. E bisogna anche ammettere che la soglia di sufficienza per la pubblicazione è inversamente proporzionale al tempo passato dall'ultimo post. Insomma, si guardi quando ho scritto l'ultimo post, e sarà chiaro il perché del presente sproloquio. Ah, e mi sono anche accorto che a furia di scrivere la tesi, ho iniziato anche sul blog a scrivere periodi molto più brevi. Così, per guadagnare spazio.
In effetti, è fin troppo facile fare commenti salaci, ad esempio, sul sacerdote che si indigna perché lo spot natalizio della Red Bull "intacca la Natività, e con essa la sensibilità dei cristiani", in quanto consiste in un disegno animato nel quale un quarto re magio regala della Red Bull a Gesù (come se non ne avesse bisogno). Red Bull ritira immediatamente lo spot, vedendo evidentemente negli oratori un'ampia fetta del target della bevanda. Meglio non rischiare che i cristiani, offesi a morte, smettano di bere Red Bull. Mi fanno sbragare dal ridere.
E per chiudere, una citazione su cui riflettere: "Non ha senso testare cosmetici sui conigli. Perché sono già graziosi".
Nel mezzo della confusion di nostra vita
3 anni fa
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