Situazione surreale mercoledì sera alla Bourgeonniere. Le due cucine più grandi sono fuori uso (quattro fuochi ciascuna), cosicché restano solo le due placche elettriche dell'undicesimo piano a disposizione dei centosessanta abitanti del bâtiment C. Sfruttando il fatto che non tutti si preparano da mangiare e, se lo fanno, mangiano verso le sette/sette e mezza (più o meno come i bolognesi), verso le otto e mezza riesco ad accaparrarmi un fornello per preparare la pasta. Nel frattempo taglio le patate con l'intenzione di farmele in padella insieme all'hamburger che, comprato il giorno prima, ho conservato fin'ora sul davanzale. Proprio sul più bello, però, TLAC! anche l'ultima cucina passa a miglior vita, tra le bestemmie corali degli astanti. Attendo ancora qualche minuto per permettere alla pasta di finire di cuocersi per osmosi nell'acqua tiepida, e me ne torno mestamente in camera mia. Mangiato il gustoso primo piatto, raccolgo le patate che già iniziano a ricoprirsi di un'inquietante ossidazione marrone e faccio un'ultimo giro di perlustrazione per il bâtiment. Trovato un microonde funzionante, mi decido, ormai disperato, a tentare il tutto per tutto: sbatto tutto dentro e mi apposto nei pressi del pulsante di accensione del forno. Qualche minuto, molti CLIC e un ustione da vapore bollente dopo, posso finalmente gustare quello che è diventato un blocco unico e di consistenza indefinita, in parte spappolato, in parte rigido come una suola di scarpe. Ah, i piaceri dell'Erasmus!
2 commenti:
E pensa che non devi fare il servizio militare...
poverinioooooo!!!!!!!
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