Ieri sera sono andato a dormire talmente rilassato che dopo aver impiegato una buona mezz'ora per prendere sonno ho vissuto la seguente avventura onirica: in volo sopra l'oceano Atlantico con un aereo di linea, rimanevo vittima di un incidente aereo con conseguente ammaraggio del quale ero presumibilmente l'unico superstite. Durante la drammatica picchiata assistevo contestualmente alla morte di un paracadutista di passaggio il quale tentava invano, davanti ai miei occhi, di aprire il paracadute medesimo spatasciandosi e morendo all'istante, ma non senza palesare un'immane sofferenza, all'impatto con la superficie dell'acqua. Raggiunta faticosamente la riva, una puntigliosa doganiera a stelle e strisce, guardandomi distrattamente dal suo gabbiotto sul molo, mi impediva persino di uscire dall'acqua e di mettere piede sul suolo statunitense, ritenendo la mia una volgare messinscena finalizzata esclusivamente ad immigrare illegalmente nel suo glorioso paese. Ritrovatomi improvvisamente in Austria, più precisamente al porto di Vienna, venivo ospitato da una coppia di couchsurfer locali conosciuti in occasione del loro erasmus a Bologna. Il divano assegnatomi risultava però in seguito essere ubicato in un cortile comune. Durante la notte venivo fatto oggetto di angherie dai condomini e derubato della mia Seat Arosa gialla parcheggiata in garage e carica di bagagli. Poi il sogno si faceva confuso e angosciante.