La sensazione è quella che potrebbe provare uno che è stato stuprato in un vicolo per un tempo tanto lungo da non sembrare nemmeno più misurabile, e vede scappare il suo assalitore messo in fuga da uno tsunami che promette di devastare il globo intero. Quando esausto e insanguinato si mette a carponi per cercare di rialzarsi, non è che si senta più di tanto in vena di festeggiare. D'altronde, nemmeno gli rimane molto di meglio da fare.
Quindi, nel dubbio, vado a comprare lo spumante.
Nel mezzo della confusion di nostra vita
3 anni fa